NewsSpopola il “social dell’autenticità” BeReal: sai già cos’è e come funziona?
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Spopola il “social dell’autenticità” BeReal: sai già cos’è e come funziona?

I social sono in crisi d’identità. Le piattaforme che ci siamo abituati a usare quotidianamente stanno attraversando un momento della loro evoluzione fatto di stravolgimenti, upgrade e cambi di funzionalità, alcune apprezzate dalla loro utenza, altre viste come pericolose distorsioni della loro identità. 

Solo per fare un esempio, la campagna “Make Instagram Instagram again” – traducibile con “fate tornare Instagram il vero Instagram” – è stata portata avanti di recente da numerosi grandi influencers, per ribellarsi agli ultimi aggiornamenti dell’app che mettono enorme focus sui video e sui contenuti spinti dall’algoritmo, di fatto stravolgendo le basi stesse del social e l’idea di community. Si tratta solamente di uno dei sintomi che qualcosa, nel progresso deciso dai social (quelli di casa Meta soprattutto), non sta convincendo né i fruitori, né i creatori di contenuti. 

Al di là dei singoli aggiornamenti delle app, a non raccogliere più troppi consensi è soprattutto la filosofia generale che questi grandi ambienti virtuali stanno abbracciando, ossia quella di proporre un’idea di realtà sempre più fake (finta, patinata e “in posa”) e sempre meno genuina e spontanea. È proprio in questo clima di ricerca di una nuova autenticità che ha iniziato a spopolare BeReal, un social francese che, già dal suo slogan, mette le sue carte bene in chiaro: “Your friends, for real”, ossia i tuoi amici, per davvero

Cos’è BeReal, il social della realtà

Per descrivere BeReal innanzitutto lo si può definire una vera sorpresa, che sta rivoluzionando il mondo dei social media e che sta attirando le attenzioni degli utenti di tutto il mondo. Ma non solo: a puntare gli occhi sul nuovo social sono anche i suoi competitors, che hanno iniziato a guardarlo con sospetto quando si sono accorti del boom di download della nuova app. 

BeReal è stata lanciata nel 2020 dai francesi Alexis Barreyat e Kévin Perreauda e ha iniziato subito a destare nuovo interesse tra gli appassionati di social, fino ad arrivare a fare innamorare anche il pubblico italiano solo nell’estate del 2022. Con milioni di downloads, BeReal si posiziona oggi ai primi posti tra le app più scaricate su Google Play e App Store, preceduta solo dalle più note applicazioni, come Whatsapp o Facebook

Perché tutto questo successo? BeReal è diverso da tutti gli altri social, offre nuove regole creative che sanno stimolare il pubblico e propone nuove forme di condivisione, molto più vere di quelle a cui tutti siamo abituati. Capire come funziona BeReal ne fa comprendere meccanismi e punti di forza. 

BeReal: come funziona esattamente? 

Anche questa piattaforma è incentrata sulle immagini, ma le sue regole di pubblicazione e condivisione sono drasticamente diverse da quelle degli altri social. In pratica BeReal consente ai suoi iscritti la pubblicazione di una sola foto al giorno, entro due minuti da quando l’app invia una specifica notifica con l’invito alla condivisione. 

Infatti ogni giorno, a orari diversi, BeReal manda notifiche ai suoi utenti, con le indicazioni per postare: in sintesi, BeReal attiva sia la fotocamera anteriore che quella posteriore dello smartphone e richiede di scattare sia un selfie, sia una foto fatta dalla fotocamera principale del telefono entro due minuti dall’avviso. Le due foto verranno scattare in contemporanea, con l’obiettivo di mostrare in real time una situazione di vita davvero realistica e immortalata un po’ all’improvviso. 

Si hanno pochi tentativi per realizzare la foto e non esiste alcun modo per post produrla o aggiungervi filtri e altri abbellimenti. Le foto di BeReal saranno quindi prive di pose studiate, luci artificiali, set e inquadrature perfette tipiche del mondo social a cui siamo abituati. 

Una delle altre prerogative più curiose di BeReal è il fatto che quando si decide di non condividere nulla di nuovo in una particolare giornata, non si potrà scorrere il feed con le pubblicazioni degli utenti che si seguono. Insomma, o si è parte attiva della community o ci si prende una pausa completa dal social, senza la possibilità di “osservare” solamente ciò che accade. 

Questi particolari vincoli paiono attirare molto gli utilizzatori, perché ne stuzzicano la creatività in modi decisamente nuovi rispetto agli altri social media. Tra le rivoluzioni di BeReal anche l’assenza di like o followers: l’app si dichiara infatti una piattaforma spontanea, che non offre la possibilità di diventare famosi ma solo quella di condividere con i propri amici virtuali la quotidianità, una volta al giorno, senza filtri, senza preavvisi, senza pianificazioni. 

All’interno dell’app resta aperta la possibilità di commentare i contenuti degli altri utenti e di reagire ad essi con delle innovative RealMojis, ovvero emoji fatte, ancora una volta, da selfie scattati in tempo reale. I BeReal sono anche geotaggati e consentono di sapere dove sono esattamente gli amici mentre postano le loro attività e, per chi vuole sempre tener traccia delle sue condivisioni sul social, esiste anche un archivio dei vecchi BeReal. 

La filosofia di BeReal convince e attira 

Quanti sono stufi del mondo di finzione dei social? Probabilmente molti più utenti di quanti si possa immaginare. I fan di BeReal fanno parte della Gen Z, ma anche dei più fedeli fruitori delle storiche piattaforme come IG o FB, mutate nel corso del tempo in mille versioni di sé stesse.

Tra gli aspetti più odiati da chi si affaccia ai social media oggi ci sono sia lo strapotere del temibile algoritmo, sia l’ampia insistenza sui video brevi, sulle condivisioni mordi e fuggi, sulla velocità e sulla competizione. BeReal si propone come una sorta di antidoto a questa tendenza, mostrando la vita più vera dei suoi utenti e riportandoli ad apprezzare il senso di interazione umana che era (un tempo lontano) alla base di tutti i social media. 

Inoltre, BeReal invita a restare più connessi alla vita offline, che al mondo virtuale: la sua esperienza di condivisione porta a pubblicare in fretta, scorrere il proprio feed per guardare qualche novità e chiudere poi l’app per tornare alla vita reale. Pare impossibile, ma questa idea risulta iper affascinante per il pubblico, sempre in bilico tra l’universo online e una vita vera che ormai sembra non esistere quando non viene condivisa sui social. 

BeReal è pensato per smontare il mondo irreale e dorato dove la maggior parte delle volte quello che si vede (e chi si vede) è ben lontano dalla verità. Un’ode insomma alla trasparenza e all’essere sé stessi

Il futuro di BeReal? 

Come sempre è impossibile stabilire quale sarà esattamente il futuro di BeReal. Il CA Team, nel frattempo, ha deciso di studiarlo da vicino, per tenersi sempre aggiornato sulle novità che possono dare un contributo concreto alla presenza online dei suoi clienti e proporre nuove strategie digitali

È evidente comunque che il successo di BeReal risponda a una necessità profonda del pubblico, ossia quella di vivere la relazione con i social in maniera più distaccata e sana, senza che l’ansia da condivisione prenda il sopravvento, insieme allo stress da perfezione e alla ricerca ossessiva di approvazione sotto forme di like e nuovi seguaci. 

Intanto (e non ci sorprende) pare che Instagram stia già ipotizzando di aggiungere tra le sue features la possibilità di pubblicare contenuti senza filtri, non editabili ed estemporanei, stile BeReal. Difficile dire oggi se BeReal verrà subito dimenticato e soffocato dal “cannibalismo” delle app più in voga, com’è già successo ad esempio a ClubHouse. 

Noi intanto restiamo vigili e pronti, come sempre, a cogliere ogni nuova opportunità che il digitale ci propone! 

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